Introduzione La maggior parte degli organi trapiantati proviene da donatori a cuore battente in seguito a morte cerebrale. Il periodo compreso tra la diagnosi di morte cerebrale e il prelievo degli organi è spesso caratterizzato da una condizione di instabilità del potenziale donatore. Obiettivi Scopo del nostro studio è stato realizzare un modello suino clinicamente rilevante di gestione del donatore in morte cerebrale candidato a prelievo multi-organo. Materiali e Metodi Abbiamo indotto la morte cerebrale secondo un modello sperimentale standardizzato1. La diagnosi è stata confermata mediante test di apnea, assenza di riflessi carenale e corneale e assenza di attività elettrica corticale. Al termine dell’accertamento (T0) abbiamo osservato e gestito i potenziali donatori nelle 6 ore successive. L’obiettivo della gestione è stato mantenere l’omeostasi fisiologica2, garantendo adeguati scambi respiratori con strategia ventilatoria protettiva3, stabilità cardiocircolatoria, adeguato output urinario. Abbiamo registrato parametri cardio-respiratori prima dell’induzione di morte cerebrale (baseline) a T0 e dopo 3 (T3) e 6 (T6) ore. Risultati Tutti gli animali sono sopravvissuti alle 6 ore di osservazione (n=5, 37±4 Kg). Come mostrato in tabella, abbiamo raggiunto gli obiettivi di gestione. Abbiamo osservato nel tempo il progressivo aumento della frequenza cardiaca, l’aumento importante della diuresi e lieve aumento dei lattati. Mediante una strategia ventilatoria caratterizzata dalla riduzione del volume corrente e dal contestuale aumento della PEEP siamo stati in grado di garantire adeguati scambi gassosi a fine osservazione. Baseline T0 T3 T6 P FC, battiti/min 100±20 129±38* 145±28* 163±17* < 0.001 PAM, mmHg 75±10 56±8 68±13 79±19 0.042 PAPm, mmHg 17±3 21±3.7 19.2±4.2 21±4 0.100 PVC, mmHg 5.4±3.0 6.8±3.2 6.6±2.7 8±2.8* 0.003 Stroke volume variation, % 9.0±1.8 10.4± 2.7 11.8± 4.6 10.7±4.1 0.326 Diuresi, mL/Kg/h 5.2±1.8 3.1±0.6 8.3±12.5 7.8±5.2 0.521 Lattati, mmoli/L 1.7±0.5 2.0±0.8 2.5±2.3 4.8±1.8 0.043 P Plateau, cmH2O 12.4±1.3 13±1 14± 1 14.2±0.8 0.061 PEEP, cmH2O 5.0±0.0 7.4±1.0* 7.6±1.0* 8.0±1.8* 0.008 Volume corrente, mL 328±49 284±29* 286±23* 288±21* 0.007 PaO2/FiO2, mmHg 540±33 502±46 492±33* 480±31* 0.004 PaCO2, mmHg 40.5±5.7 45.6±3.2 43.6±2.5 45.6±5.2 0.168 pH 7.429±0.036 7.411±0.046 7.402±0.057 7.358±0.057 0.127 Media ± ds, ANOVA per misure ripetute, *vs baseline p< 0.005 Conclusioni Abbiamo realizzato un modello suino di morte cerebrale e gestione del potenziale donatore cadaverico che presenta caratteristiche del tutto simili alla realtà clinica. 1Purins K. Crit Care Med. 2011 Mar;39(3):512-7. 2Wood KE. N Engl J Med. 2004 Dec 23;351(26):2730-9. 3Mascia L. JAMA 2010 Dec 15; 304 (23) : 2620 -7.

Modello suino di gestione del potenziale donatore d’organo dopo morte cerebrale / S. Coppola, S. Froio, J. Fumagalli, J. Colombo, G.M. Ruggeri, A. Villa, N. Stocchetti, F. Valenza, L. Gattinoni. ((Intervento presentato al 23. convegno SMART : Simposio Mostra Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva tenutosi a Milano nel 2012.

Modello suino di gestione del potenziale donatore d’organo dopo morte cerebrale

S. Coppola
Primo
;
S. Froio
Secondo
;
N. Stocchetti;F. Valenza
Penultimo
;
L. Gattinoni
Ultimo
2012

Abstract

Introduzione La maggior parte degli organi trapiantati proviene da donatori a cuore battente in seguito a morte cerebrale. Il periodo compreso tra la diagnosi di morte cerebrale e il prelievo degli organi è spesso caratterizzato da una condizione di instabilità del potenziale donatore. Obiettivi Scopo del nostro studio è stato realizzare un modello suino clinicamente rilevante di gestione del donatore in morte cerebrale candidato a prelievo multi-organo. Materiali e Metodi Abbiamo indotto la morte cerebrale secondo un modello sperimentale standardizzato1. La diagnosi è stata confermata mediante test di apnea, assenza di riflessi carenale e corneale e assenza di attività elettrica corticale. Al termine dell’accertamento (T0) abbiamo osservato e gestito i potenziali donatori nelle 6 ore successive. L’obiettivo della gestione è stato mantenere l’omeostasi fisiologica2, garantendo adeguati scambi respiratori con strategia ventilatoria protettiva3, stabilità cardiocircolatoria, adeguato output urinario. Abbiamo registrato parametri cardio-respiratori prima dell’induzione di morte cerebrale (baseline) a T0 e dopo 3 (T3) e 6 (T6) ore. Risultati Tutti gli animali sono sopravvissuti alle 6 ore di osservazione (n=5, 37±4 Kg). Come mostrato in tabella, abbiamo raggiunto gli obiettivi di gestione. Abbiamo osservato nel tempo il progressivo aumento della frequenza cardiaca, l’aumento importante della diuresi e lieve aumento dei lattati. Mediante una strategia ventilatoria caratterizzata dalla riduzione del volume corrente e dal contestuale aumento della PEEP siamo stati in grado di garantire adeguati scambi gassosi a fine osservazione. Baseline T0 T3 T6 P FC, battiti/min 100±20 129±38* 145±28* 163±17* < 0.001 PAM, mmHg 75±10 56±8 68±13 79±19 0.042 PAPm, mmHg 17±3 21±3.7 19.2±4.2 21±4 0.100 PVC, mmHg 5.4±3.0 6.8±3.2 6.6±2.7 8±2.8* 0.003 Stroke volume variation, % 9.0±1.8 10.4± 2.7 11.8± 4.6 10.7±4.1 0.326 Diuresi, mL/Kg/h 5.2±1.8 3.1±0.6 8.3±12.5 7.8±5.2 0.521 Lattati, mmoli/L 1.7±0.5 2.0±0.8 2.5±2.3 4.8±1.8 0.043 P Plateau, cmH2O 12.4±1.3 13±1 14± 1 14.2±0.8 0.061 PEEP, cmH2O 5.0±0.0 7.4±1.0* 7.6±1.0* 8.0±1.8* 0.008 Volume corrente, mL 328±49 284±29* 286±23* 288±21* 0.007 PaO2/FiO2, mmHg 540±33 502±46 492±33* 480±31* 0.004 PaCO2, mmHg 40.5±5.7 45.6±3.2 43.6±2.5 45.6±5.2 0.168 pH 7.429±0.036 7.411±0.046 7.402±0.057 7.358±0.057 0.127 Media ± ds, ANOVA per misure ripetute, *vs baseline p< 0.005 Conclusioni Abbiamo realizzato un modello suino di morte cerebrale e gestione del potenziale donatore cadaverico che presenta caratteristiche del tutto simili alla realtà clinica. 1Purins K. Crit Care Med. 2011 Mar;39(3):512-7. 2Wood KE. N Engl J Med. 2004 Dec 23;351(26):2730-9. 3Mascia L. JAMA 2010 Dec 15; 304 (23) : 2620 -7.
11-mag-2012
Settore MED/41 - Anestesiologia
Modello suino di gestione del potenziale donatore d’organo dopo morte cerebrale / S. Coppola, S. Froio, J. Fumagalli, J. Colombo, G.M. Ruggeri, A. Villa, N. Stocchetti, F. Valenza, L. Gattinoni. ((Intervento presentato al 23. convegno SMART : Simposio Mostra Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva tenutosi a Milano nel 2012.
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