Giurisprudenza costituzionale e diritto ecclesiastico nei primi anni duemila

Il contributo esamina la giurisprudenza costituzionale dei primi anni duemila al fine di evidenziare al suo interno le pronunce di maggiore interesse per lo studioso del diritto ecclesiastico. L'Autore mostra come, a differenza di quanto è possibile affermare per altri periodi della giurisprudenza costituzionale, i primi anni duemila abbiano visto un atteggiamento prudente del Giudice delle Leggi, che ha pronunciato sentenze di effettivo rilievo solo in materia di tutela penale del sentimento religioso e, in un caso, di edilizia di culto. Mostrando, in altri casi - così per esempio in materia di crocifisso nelle aule scolastiche - una particolare cautela. Con lo sguardo rivolto al futuro, il contributo evidenzia poi le feconde potenzialità insite - non solo per il diritto ecclesiastico, ma per tutto il diritto costituzionale - nella nuova sistemazione dei rapporti interordinamentali fondati sull'art. 117 1° comma Cost., così come definiti dalla Corte costituzionale a partire dalle sentenze nn. 348 e 349 del 2007.