Il saggio illustra gli aspetti gnoseologici, logici e ontologici, fisici e storico-filosofici, nei quali, attraverso il confronto tra Platone e Aristotele, si articola la riflessione filosofica di Jacopo Mazzoni, amico e maestro di filosofia di Galileo. Nell’intento di dare una fondazione filosofica al rinnovamento scientifico allora in atto nei più importanti centri della cultura italiana, Mazzoni sia si allontanava dall’orientamento concordista su punti essenziali, sia prendeva le distanze dai canoni neoplatonici accreditati dall’autorità di Marsilio Ficino, per far valere una lettura dell’opera platonica che, coordinando in una sintesi originale le interpretazioni di autori antichi, medievali e rinascimentali, si preoccupava di integrare gli aspetti aporetici ed elenctici con quelli dogmatici, nonché di coniugare il valore dell’esperienza sensibile con la certezza delle matematiche, all’interno di una visione della natura quale manifestazione dell’intelligenza matematica del Creatore, e di una concezione dell’uomo capace di realizzare la propria dignità onto-gnoseologica e inverare la propria divinità nella stessa vita terrena che lo lega al corpo mortale.

Introduzione all'edizione del volume Iacobi Mazzonii In Universam Platonis et Aristotelis philosophiam Praeludia, sive de Comparatione Platonis et Aristotelis / A. De Pace - In: Iacobi Mazzonii In Universam Platonis et Aristotelis philosophiam Praeludia, sive de Comparatione Platonis et Aristotelis / I. Mazzoni ; [a cura di] S. Matteoli. - Napoli : D'Auria, 2010. - ISBN 978-88-7092-316-2. - pp. VII-LXXXVIII

Introduzione all'edizione del volume Iacobi Mazzonii In Universam Platonis et Aristotelis philosophiam Praeludia, sive de Comparatione Platonis et Aristotelis

A. De Pace
Primo
2010

Abstract

Il saggio illustra gli aspetti gnoseologici, logici e ontologici, fisici e storico-filosofici, nei quali, attraverso il confronto tra Platone e Aristotele, si articola la riflessione filosofica di Jacopo Mazzoni, amico e maestro di filosofia di Galileo. Nell’intento di dare una fondazione filosofica al rinnovamento scientifico allora in atto nei più importanti centri della cultura italiana, Mazzoni sia si allontanava dall’orientamento concordista su punti essenziali, sia prendeva le distanze dai canoni neoplatonici accreditati dall’autorità di Marsilio Ficino, per far valere una lettura dell’opera platonica che, coordinando in una sintesi originale le interpretazioni di autori antichi, medievali e rinascimentali, si preoccupava di integrare gli aspetti aporetici ed elenctici con quelli dogmatici, nonché di coniugare il valore dell’esperienza sensibile con la certezza delle matematiche, all’interno di una visione della natura quale manifestazione dell’intelligenza matematica del Creatore, e di una concezione dell’uomo capace di realizzare la propria dignità onto-gnoseologica e inverare la propria divinità nella stessa vita terrena che lo lega al corpo mortale.
Jacopo Mazzoni ; Galileo Galilei ; aristotelismo ; platonismo ; scetticismo nel tardo Cinquecento
Settore M-FIL/06 - Storia della Filosofia
2010
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