This paper deals with the instrumental alternation exhibited by the Japanese predicate utu “shoot” as in (1) Keikan-ga pisutoru-de hannin-o utu and (2) Keikan-ga hannin-ni(mukatte) pisutoru-o utu, and, to a lesser degree, with the locative alternations of horu “dig”, as in (3) Hatake-ni ana-o hotta, (4) Hatake-o hotta and (5) Hatake-kara tubo-no hahen-o hotta. All these alternations are analysed on the basis of the causal chain model developed by William Croft over Talmy's force-dynamic and Jackendoff's localist approaches. The occurrences of the members of the instrumental causal chain [te (hand) ---- pisutoru (handgun) --- tama (bullet)] in (1) and (2) are discussed in depth in relation to the notion of granularity, so as to formulate a rule predicting their acceptability as Subjects, Objects or oblique adjuncts. Detailed geometrical notations are provided for each syntactic pattern. A table of case syncretism in Japanese is included. All examples are unglossed.

Questo articolo esamina in dettaglio l’alternanza strumentale mostrata dal predicato giapponese utu ‘sparare’, come in (1) Keikan-ga pisutoru-de hannin-o utu e (2) Keikan-ga hannin-ni(mukatte) pisutoru-o utu, nonché, in minore profondità, l’alternanza locativa di horu 'scavare' come in (3) Hatake-ni ana-o hotta, (4) Hatake-o hotta e (5) Hatake-kara tubo-no hahen-o hotta. Queste alternanze sono discusse utilizzando il modello delle catene causali elaborato da William Croft, in una serie di opere che vanno dal 1990 al 1998, sulla base dei modelli di dinamica delle forze di Talmy e dell’approccio localista di Jackendoff. In particolare, è analizzato il ruolo degli elementi nodali della catena causale [te (mano) ---- pisutoru (pistola) --- tama (proiettile)] di (1) e (2) in modo da formulare una regola in grado di predire l’accettabilità dei nominali in tali ruoli come soggetti, oggetti o aggiunti. Ciascuna costruzione è descritta con l’uso del diagramma o notazione grafica elaborato da Croft nel 1998. È fornito anche uno schema del sincretismo di caso in giapponese. Gli esempi non hanno glosse.

Hannin o utu, pisutoru o utu : un'analisi in base alle catene causali / S. dalla Chiesa - In: Atti del 33. Convegno di studi sul Giappone : Milano, 24-26 settembre 2009 / [a cura di] A. Maurizi. - Desio : Tip. Arti grafiche Turati, 2010. - ISBN 9788888381015. - pp. 167-186 (( Intervento presentato al 33. convegno Convegno di studi sul Giappone tenutosi a Milano nel 2009.

Hannin o utu, pisutoru o utu : un'analisi in base alle catene causali

S. dalla Chiesa
Primo
2010

Abstract

This paper deals with the instrumental alternation exhibited by the Japanese predicate utu “shoot” as in (1) Keikan-ga pisutoru-de hannin-o utu and (2) Keikan-ga hannin-ni(mukatte) pisutoru-o utu, and, to a lesser degree, with the locative alternations of horu “dig”, as in (3) Hatake-ni ana-o hotta, (4) Hatake-o hotta and (5) Hatake-kara tubo-no hahen-o hotta. All these alternations are analysed on the basis of the causal chain model developed by William Croft over Talmy's force-dynamic and Jackendoff's localist approaches. The occurrences of the members of the instrumental causal chain [te (hand) ---- pisutoru (handgun) --- tama (bullet)] in (1) and (2) are discussed in depth in relation to the notion of granularity, so as to formulate a rule predicting their acceptability as Subjects, Objects or oblique adjuncts. Detailed geometrical notations are provided for each syntactic pattern. A table of case syncretism in Japanese is included. All examples are unglossed.
Questo articolo esamina in dettaglio l’alternanza strumentale mostrata dal predicato giapponese utu ‘sparare’, come in (1) Keikan-ga pisutoru-de hannin-o utu e (2) Keikan-ga hannin-ni(mukatte) pisutoru-o utu, nonché, in minore profondità, l’alternanza locativa di horu 'scavare' come in (3) Hatake-ni ana-o hotta, (4) Hatake-o hotta e (5) Hatake-kara tubo-no hahen-o hotta. Queste alternanze sono discusse utilizzando il modello delle catene causali elaborato da William Croft, in una serie di opere che vanno dal 1990 al 1998, sulla base dei modelli di dinamica delle forze di Talmy e dell’approccio localista di Jackendoff. In particolare, è analizzato il ruolo degli elementi nodali della catena causale [te (mano) ---- pisutoru (pistola) --- tama (proiettile)] di (1) e (2) in modo da formulare una regola in grado di predire l’accettabilità dei nominali in tali ruoli come soggetti, oggetti o aggiunti. Ciascuna costruzione è descritta con l’uso del diagramma o notazione grafica elaborato da Croft nel 1998. È fornito anche uno schema del sincretismo di caso in giapponese. Gli esempi non hanno glosse.
caso; lingua giapponese; catena causale; Croft; alternanze
Settore L-OR/22 - Lingue e Letterature del Giappone e della Corea
2010
Associazione italiana per gli studi giapponesi (AISTUGIA)
Università degli Studi di Milano-Bicocca
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