L’oggetto di analisi di questo capitolo sono gli interventi locali di assistenza economica, che possono essere definiti come «un complesso di erogazioni monetarie, più o meno continuative, concesse a individui e/o famiglie per integrare il loro reddito fino a una soglia minima considerata necessaria per il soddisfacimento dei “bisogni fondamentali” dei singoli o dei nuclei familiari». Quando hanno carattere continuativo, in molti regioni e comuni prendono anche il nome di sussidi di Minimo vitale o di Minimo alimentare. Nel panorama italiano delle politiche di sostegno al reddito a carattere assistenziale (pensioni di invalidità civile, pensioni e assegni sociali, assegni ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e altre), queste misure si caratterizzano per il carattere locale: sono infatti definite e implementate dalle amministrazioni regionali, provinciali, comunali, piuttosto che a livello nazionale. Tale caratterizzazione fa di queste politiche quelle più vicine al bisogno, in questo caso economico, degli individui. L’assistenza economica locale vieni quindi spesso concepita come politica “ultima” contro al povertà, che si deve confrontare anche con quei casi in cui la situazione di deprivazione non si coniuga con una ulteriore qualificazione del bisogno data dall’anzianità, dall’invalidità o altro. Da qui prendono corpo tutte le domande riguardanti la cosiddetta “povertà meritevole” e la legittimità e l’efficacia di questi interventi. L’interesse per gli interventi locali di assistenza economica è poi legato alla sperimentazione del Reddito minimo di inserimento, che di queste misure avrebbe dovuto costituire l’evoluzione . Il capitolo vuole avere contemporaneamente obiettivi sostantivi e metodologici. La ricerca sugli interventi di assistenza economica, della quale si fa una rassegna nel secondo paragrafo, ha seguito due diverse strategie analitiche collegate a differenti fonti di dati, gli archivi amministrativi degli interventi di assistenza economica (nella maggior parte dei casi) e le inchieste campionarie longitudinali (panel). Questa ultima strategia è sviluppata nel presente contributo: le ragioni e i problemi di questa scelta consigliano però di affiancare una adeguata riflessione metodologica ai risultati empirici. La prima è sviluppata nel terzo paragrafo mentre i secondi sono esposti nel quarto. Review: Chiara Saraceno in Polis, a. XiX, n. 3, 2005, pp. 483-486

Gli interventi locali di assistenza economica: problemi e risultati dell’analisi con dati panel / F. Biolcati Rinaldi - In: Famiglie e politiche di welfare in Italia : interventi e pratiche. 2 / Osservatorio nazionale sulla famiglia. - Bologna : il Mulino, 2005. - ISBN 88-15-10740-1. - pp. 109-124

Gli interventi locali di assistenza economica: problemi e risultati dell’analisi con dati panel

F. Biolcati Rinaldi
Primo
2005

Abstract

L’oggetto di analisi di questo capitolo sono gli interventi locali di assistenza economica, che possono essere definiti come «un complesso di erogazioni monetarie, più o meno continuative, concesse a individui e/o famiglie per integrare il loro reddito fino a una soglia minima considerata necessaria per il soddisfacimento dei “bisogni fondamentali” dei singoli o dei nuclei familiari». Quando hanno carattere continuativo, in molti regioni e comuni prendono anche il nome di sussidi di Minimo vitale o di Minimo alimentare. Nel panorama italiano delle politiche di sostegno al reddito a carattere assistenziale (pensioni di invalidità civile, pensioni e assegni sociali, assegni ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e altre), queste misure si caratterizzano per il carattere locale: sono infatti definite e implementate dalle amministrazioni regionali, provinciali, comunali, piuttosto che a livello nazionale. Tale caratterizzazione fa di queste politiche quelle più vicine al bisogno, in questo caso economico, degli individui. L’assistenza economica locale vieni quindi spesso concepita come politica “ultima” contro al povertà, che si deve confrontare anche con quei casi in cui la situazione di deprivazione non si coniuga con una ulteriore qualificazione del bisogno data dall’anzianità, dall’invalidità o altro. Da qui prendono corpo tutte le domande riguardanti la cosiddetta “povertà meritevole” e la legittimità e l’efficacia di questi interventi. L’interesse per gli interventi locali di assistenza economica è poi legato alla sperimentazione del Reddito minimo di inserimento, che di queste misure avrebbe dovuto costituire l’evoluzione . Il capitolo vuole avere contemporaneamente obiettivi sostantivi e metodologici. La ricerca sugli interventi di assistenza economica, della quale si fa una rassegna nel secondo paragrafo, ha seguito due diverse strategie analitiche collegate a differenti fonti di dati, gli archivi amministrativi degli interventi di assistenza economica (nella maggior parte dei casi) e le inchieste campionarie longitudinali (panel). Questa ultima strategia è sviluppata nel presente contributo: le ragioni e i problemi di questa scelta consigliano però di affiancare una adeguata riflessione metodologica ai risultati empirici. La prima è sviluppata nel terzo paragrafo mentre i secondi sono esposti nel quarto. Review: Chiara Saraceno in Polis, a. XiX, n. 3, 2005, pp. 483-486
Settore SPS/07 - Sociologia Generale
2005
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