Secondo quanto disposto dalla Legge del 23.12.1978, n. 833 (“Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale”) e successive modifiche e integrazioni (D. Lgs. 30.12.1992, n. 502, “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421” e D. Lgs. 19.06.1999, n. 229 “Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale a norma dell’articolo 1 della L. 30 novembre 1998, n. 419”) la tutela della salute pubblica, e di conseguenza le attività medico-legali ad essa connesse, sono state demandate alle singole aziende sanitarie locali sulla base di specifiche normative regionali. In particolare, il Servizio di Medicina Necroscopica è, allo stato attuale, in parte disciplinato da dettato normativo nazionale (D.P.R. del 10.09.1990, n. 285), ed in parte affidato alla competenza di specifiche leggi emanate dalle singole regioni. In tal senso, è stata condotta un’analisi comparata delle leggi regionali attualmente in vigore nel “variegato” territorio italiano in tema di visita necroscopica: si è fatto riferimento, tra l’altro, alla L. della Regione Toscana del 19.11.2001, n. 58 “Modifica alla L.R. 25.02.2000, n. 16 (Riordino in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria, igiene degli alimenti, medicina legale e farmaceutica)”, alla L. della Regione Campania del 24.11.2001, n. 12 “Disciplina ed armonizzazione delle attività funerarie”, ed alla Del.G.R. dell’Umbria del 12.12.2001, n. 1607 “Autorizzazione in materia di polizia mortuaria”; nonché, tra le più recenti, alla L. della Regione Lombardia del 18.11.2003, n. 22 “Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali” ed alla L. della Regione Piemonte del 9.12.2003, n. 33 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri”. Scopo distintivo del lavoro svolto è stato il confronto tra gli elementi comuni e quelli discordanti di suddette normative, nel tentativo di trarne la migliore indicazione, di fornire una valida proposta di coordinamento e di organizzazione dell’attività svolta dal Medico Necroscopo, nell’ipotesi di giungere ad un’armonizzazione del servizio attualmente operante, e pervenire ad una disposizione orientativa di ordine generale.
Le leggi regionali in materia di attivita’ dei servizi necroscopici: ex pluribus unum? / U.R. Genovese, G. Giovanetti, S. Scarpati, A. Germani. ((Intervento presentato al 34. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Medicina Legale:Responsabilità professionali e divenire medico legale tenutosi a Sorrento nel 2004.
Le leggi regionali in materia di attivita’ dei servizi necroscopici: ex pluribus unum?
U.R. GenovesePrimo
;
2004
Abstract
Secondo quanto disposto dalla Legge del 23.12.1978, n. 833 (“Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale”) e successive modifiche e integrazioni (D. Lgs. 30.12.1992, n. 502, “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421” e D. Lgs. 19.06.1999, n. 229 “Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale a norma dell’articolo 1 della L. 30 novembre 1998, n. 419”) la tutela della salute pubblica, e di conseguenza le attività medico-legali ad essa connesse, sono state demandate alle singole aziende sanitarie locali sulla base di specifiche normative regionali. In particolare, il Servizio di Medicina Necroscopica è, allo stato attuale, in parte disciplinato da dettato normativo nazionale (D.P.R. del 10.09.1990, n. 285), ed in parte affidato alla competenza di specifiche leggi emanate dalle singole regioni. In tal senso, è stata condotta un’analisi comparata delle leggi regionali attualmente in vigore nel “variegato” territorio italiano in tema di visita necroscopica: si è fatto riferimento, tra l’altro, alla L. della Regione Toscana del 19.11.2001, n. 58 “Modifica alla L.R. 25.02.2000, n. 16 (Riordino in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria, igiene degli alimenti, medicina legale e farmaceutica)”, alla L. della Regione Campania del 24.11.2001, n. 12 “Disciplina ed armonizzazione delle attività funerarie”, ed alla Del.G.R. dell’Umbria del 12.12.2001, n. 1607 “Autorizzazione in materia di polizia mortuaria”; nonché, tra le più recenti, alla L. della Regione Lombardia del 18.11.2003, n. 22 “Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali” ed alla L. della Regione Piemonte del 9.12.2003, n. 33 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri”. Scopo distintivo del lavoro svolto è stato il confronto tra gli elementi comuni e quelli discordanti di suddette normative, nel tentativo di trarne la migliore indicazione, di fornire una valida proposta di coordinamento e di organizzazione dell’attività svolta dal Medico Necroscopo, nell’ipotesi di giungere ad un’armonizzazione del servizio attualmente operante, e pervenire ad una disposizione orientativa di ordine generale.Pubblicazioni consigliate
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