Umbri di Plestia e Piceni di Campovalano, alcuni esempi di ritualità funeraria a confronto

Da lungo tempo agli archeologi sono note le affinità riscontrabili tra mondo umbro e mondo latamente piceno per quanto concerne produzioni locali, importazioni e consuetudini relative alla sfera funeraria. Un ulteriore approfondimento in tale direzione è possibile grazie alla edizione della necropoli di Colfiorito e oggi ai raffronti istituibili con la edizione completa delle tombe arcaiche ricomponibili di Campovalano. Fino agli inizi del VII il mondo italico delle vallate appenniniche più interne, solo sporadicamente intercettato da contatti etruschi, ci appare sempre più nella sua evidente omogeneità. Con l’avanzare del VII secolo il substrato comune si diluisce e i distretti territoriali si caratterizzano ai nostri occhi per cifre connotative specifiche. Ne è un esempio fondamentale la facies dell’Orientalizzante recente di Campovalano. La necropoli assume quasi all’improvviso l’ampiezza e la numerosità che ne fanno un unicum finora nel quadro delle evidenze funerarie picene.