Golfo di Baratti. Area Centro Velico: scavi 2008

Abstract Le indagini effettuate a Populonia dall’équipe della Cattedra di Archeologia dell’Italia preromana in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, hanno interessato a partire dal 2008 un’area posta nel settore centrale della spiaggia del golfo di Baratti antistante la pineta del Casone. L’intervento ha preso avvio a seguito dell’emergenza di al¬cune evidenze archeologiche messe in luce dagli effetti di una violenta mareggiata con la conseguente asportazione pressoché integrale, per ampio tratto, dello strato sabbioso e l’esposizione del più antico sedimento di Sabbie Rosse di Donoratico. Sono stati identificati i resti di una struttura dalla planimetria complessa che dagli elementi conservati sembra essere stata una struttura costituita da una fossa forse rettangolare come segnalano i due lati superstiti, con andamento rettilineo, conservata per circa 5,40 x 1,80 m, con lato lungo parallelo alla linea di costa. All’interno di questo apprestamento sono presenti alcuni muretti paralleli che si interrompono in prossimità della medesima linea mentre il deposito relativo alla struttura proseguiva ancora per un’estensione comunque non definibile in questo punto in quanto ampiamente asportata dagli agenti marini. I confronti, in particolare con siti francesi, hanno permesso di identificare la struttura come i resti di un impianto protostorico per la produzione di pani di sale. L’area è stata interessata successivamente dalla formazione di una duna di sabbia gialla che ha obliterato le tracce dell’insediamento con la trasformazione evidente della morfologia e del quadro ambientale di questo tratto della Baia di Baratti. Sulle pendici di questa duna sabbiosa sono state rinvenute infatti sepolture riferibili a un settore di necropoli occupata dal V secolo a.C. per lungo periodo elemento questo che segnala peraltro il carattere periferico assunto dalla zona durante la vita della città etrusca e tardo etrusca.