Ostetriche: obiezione di coscienza e coscienza dell'obiezione

Con il presente elaborato, si riporta l’esito di un’analisi della percentuale di obiezione di coscienza in ambito sanitario nella Clinica Mangiagalli di Milano. Sono stati considerati i medici ginecologi e la maggior parte delle ostetriche ed ostetrici della struttura. I punti focali per testare le conoscenze sulla quale si basa la scelta di coscienza degli operatori sono stati i contenuti della Legge 194/1978 e della Legge 40/2004. I risultati ottenuti dai due gruppi studiati, vengono messi a confronto con i corrispettivi dati rilevati a livello nazionale e regionale, per un inquadramento di contesto. Ne risultano valori che si attestano sopra alla media nazionale per quanto riguarda il gruppo medico, mentre appaiono inferiori alla media quelli emersi dalle ostetriche. Un’analisi più approfondita del livello di conoscenza del personale in merito alla propria scelta di coscienza viene portata avanti dallo studio solo per le ostetriche. Tale analisi si propone anche di esaminare i risultati emersi dai questionari mettendoli in relazione alla scelta di coscienza della compilatrice. I dati analizzati sono stati raccolti mediante questionario a risposta multipla, recante la richiesta di informazioni riguardanti gli anni di servizio lavorativo, la tempistica dell’eventuale dichiarazione di obiezione, la conoscenza del fondamento legislativo in merito all’obiezione di coscienza e ciò che esso comporta nella condotta pratica come concorrere inconsapevolmente ad atti per cui sia prevista l’astensione da parte degli obiettori. Alla luce dei risultati, si può affermare che dalla ricerca emerge una coscienza del proprio ruolo professionale, alla luce della scelta di coscienza, mediamente consapevole e coerente anche se per alcuni professionisti scarsa.