L’obiettivo di questo studio è l’identificazione del contributo della combustione della legna alle concentrazioni di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) nel particolato atmosferico. Numerosi studi evidenziano come la combustione della legna sia una importante sorgente di particolato atmosferico anche in ambiente urbano e come questa contribuisca significativamente alle concentrazioni di IPA [1]. In questo studio il Benzo(a)pirene è stato utilizzato come marker degli IPA in quanto è principalmente presente in fase solida ed è un isomero le cui concentrazioni in atmosfera sono sottoposte a regolamentazione legislativa da parte dell’Unione Europea (2007/104/EC). Il contributo della combustione della legna al particolato e alla sua componente organica (OC) è stato stimato mediante l’approccio dei macro tracer [2] utilizzando il levoglucosano come tracciante della combustione del legno. Il confronto dei rapporti fra le concentrazioni di levoglucosano e quelle di benzo(a)pirene misurati nei campioni ambientali con quelli misurati alla sorgente [3] permette una preliminare stima dell’impatto che la combustione della legna ha sulle concentrazioni di IPA. Lo studio è stato effettuato durante l’inverno 2006/07 in due differenti siti della Regione Piemonte: Torino, capoluogo di regione interessato da frequenti superamenti dei valori di PM10 specialmente durante la stagione fredda; Susa, città alpina, caratterizzata da valori di B(a)P molto elevati e spesso superiori ai limiti legislativi. L’elevata concentrazione di Levoglucosano misurata in entrambi i siti (Torino 680ng/m³, Susa 750 ng/m³) evidenzia l’importanza della combustione della legna, dal rapporto fra le contrazioni di B(a)P e quelle di Levoglucosano si evince che la combustione delle biomasse è una sorgente significativa di IPA. In Figura 1 e 2 riportiamo le percentuali medie del Levoglucosano (LG) e del Benzo(a)pirene rispetto al carbonio organico (OC) nei due siti presi in esame.

Contributo della combustione della legna alla concentrazione di IPA nel PM10 in Regione Piemonte: risultati di una campagna invernale / A. Piazzalunga, P. Fermo, C. Abate, C. Bussi, G. Castrogiovanni, M. Lasagni, F. Lollobrigida, M. Maringo, M. Pace, A. Pannocchia, D. Pitea, F. Romeo, M. Sacco. ((Intervento presentato al 4. convegno 4° convegno su particolato atmosferico. Venezia, 16-18 maggio tenutosi a Venezia nel 2010.

Contributo della combustione della legna alla concentrazione di IPA nel PM10 in Regione Piemonte: risultati di una campagna invernale

P. Fermo
Secondo
;
2010

Abstract

L’obiettivo di questo studio è l’identificazione del contributo della combustione della legna alle concentrazioni di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) nel particolato atmosferico. Numerosi studi evidenziano come la combustione della legna sia una importante sorgente di particolato atmosferico anche in ambiente urbano e come questa contribuisca significativamente alle concentrazioni di IPA [1]. In questo studio il Benzo(a)pirene è stato utilizzato come marker degli IPA in quanto è principalmente presente in fase solida ed è un isomero le cui concentrazioni in atmosfera sono sottoposte a regolamentazione legislativa da parte dell’Unione Europea (2007/104/EC). Il contributo della combustione della legna al particolato e alla sua componente organica (OC) è stato stimato mediante l’approccio dei macro tracer [2] utilizzando il levoglucosano come tracciante della combustione del legno. Il confronto dei rapporti fra le concentrazioni di levoglucosano e quelle di benzo(a)pirene misurati nei campioni ambientali con quelli misurati alla sorgente [3] permette una preliminare stima dell’impatto che la combustione della legna ha sulle concentrazioni di IPA. Lo studio è stato effettuato durante l’inverno 2006/07 in due differenti siti della Regione Piemonte: Torino, capoluogo di regione interessato da frequenti superamenti dei valori di PM10 specialmente durante la stagione fredda; Susa, città alpina, caratterizzata da valori di B(a)P molto elevati e spesso superiori ai limiti legislativi. L’elevata concentrazione di Levoglucosano misurata in entrambi i siti (Torino 680ng/m³, Susa 750 ng/m³) evidenzia l’importanza della combustione della legna, dal rapporto fra le contrazioni di B(a)P e quelle di Levoglucosano si evince che la combustione delle biomasse è una sorgente significativa di IPA. In Figura 1 e 2 riportiamo le percentuali medie del Levoglucosano (LG) e del Benzo(a)pirene rispetto al carbonio organico (OC) nei due siti presi in esame.
2010
Settore CHIM/01 - Chimica Analitica
Contributo della combustione della legna alla concentrazione di IPA nel PM10 in Regione Piemonte: risultati di una campagna invernale / A. Piazzalunga, P. Fermo, C. Abate, C. Bussi, G. Castrogiovanni, M. Lasagni, F. Lollobrigida, M. Maringo, M. Pace, A. Pannocchia, D. Pitea, F. Romeo, M. Sacco. ((Intervento presentato al 4. convegno 4° convegno su particolato atmosferico. Venezia, 16-18 maggio tenutosi a Venezia nel 2010.
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