Scopo. L’obesità e le sue complicanze cliniche e metaboliche rappresentano una condizione clinica sempre più frequente nel paziente anziano con importanti implicazioni nell’aspettativa di vita e nella autonomia funzionale. Il paziente anziano obeso ha un rischio aumentato di sviluppare diabete, ipertensione e malattie cerebrovascolari con conseguente aspettativa di vita ridotta rispetto all’anziano normopeso. Inoltre, l’obesità determina una ridotta autonomia funzionale inversamente proporzionale all’eccesso ponderale. Attualmente non esistono terapie farmacologiche realmente efficaci per il trattamento dell’obesità e le controindicazioni dei farmaci a disposizione ne limitano l’uso nel paziente anziano. La terapia chirurgica è frequentemente improponibile per i rischi intra e post operatori. Nel paziente obeso non anziano la terapia educativo–comportamentale con approccio multidisciplinare ha dato importanti risultati sull’entità del calo ponderale e sul suo mantenimento nel tempo. Scopo dello studio è valutare l’efficacia dell’approccio multidisciplinare nel paziente anziano obeso. Materiali e metodi. 93 pazienti obesi anziani (14 M, 79F; età media ± DS: 69 ± 3.12 anni) sono stati sottoposti a percorso educativo-comportamentale per un periodo di tre mesi. Il percorso prevedeva almeno un incontro settimanale nel corso del quale venivano effettuate le seguenti valutazioni: misurazione dei parametri clinici e antropometrici, visita endocrinologica, dietistica, psicologica ed eventualmente psichiatrica con colloqui individuali e di gruppo. Inoltre, ad ogni incontro, i pazienti effettuavano un’ora di attività fisica aerobica in palestra. All’inizio e alla fine del percorso riabilitativo ai pazienti venivano effettuati: OGTT per glicemia ed insulina (escluso i diabetici noti), colesterolo HDL, LDL, trigliceridi, bioimpedenziometria per analisi della percentuale di massa grassa e massa magra. Risultati. Dopo il percorso educativo-comportamentale è stato osservato un significativo decremento del valore medio di BMI (36.6 vs 34.8 kg/m2, p<0.0001), circonferenza vita (115 vs 110 cm, p<0.0001), homa IR (2.5 vs 2.1, p<0.05), massa grassa (49.6 vs 47.5%, p<0.001), PA sistolica (136.8 vs 127 mmHg, p<0.001) e un significativo incremento della massa magra (50.4 vs 52.5%, p<0.001). Un decremento quasi al limite della significatività statistica è stato osservato per i livelli di glicemia al termine del percorso multidisciplinare. Conclusioni. Nel paziente anziano obeso il percorso educativo-comportamentale consente di ottenere una significativa riduzione dei parametri antropometrici e metabolici.

Effetto del percorso riabilitativo multidisciplinare nel paziente anziano obeso / A. Girola, C. Invitti, G. Ogliari, L.M. Fatti, G. Vitale, D. Mari. - In: GIORNALE DI GERONTOLOGIA. - ISSN 0017-0305. - 57:6(2009 Dec), pp. 459-459. (Intervento presentato al 54. convegno Congresso Nazionale SIGG : salute e benessere dell'anziano : la nostra missione tenutosi a Firenze nel 2009).

Effetto del percorso riabilitativo multidisciplinare nel paziente anziano obeso

A. Girola
Primo
;
G. Ogliari;L.M. Fatti;G. Vitale
Penultimo
;
D. Mari
Ultimo
2009

Abstract

Scopo. L’obesità e le sue complicanze cliniche e metaboliche rappresentano una condizione clinica sempre più frequente nel paziente anziano con importanti implicazioni nell’aspettativa di vita e nella autonomia funzionale. Il paziente anziano obeso ha un rischio aumentato di sviluppare diabete, ipertensione e malattie cerebrovascolari con conseguente aspettativa di vita ridotta rispetto all’anziano normopeso. Inoltre, l’obesità determina una ridotta autonomia funzionale inversamente proporzionale all’eccesso ponderale. Attualmente non esistono terapie farmacologiche realmente efficaci per il trattamento dell’obesità e le controindicazioni dei farmaci a disposizione ne limitano l’uso nel paziente anziano. La terapia chirurgica è frequentemente improponibile per i rischi intra e post operatori. Nel paziente obeso non anziano la terapia educativo–comportamentale con approccio multidisciplinare ha dato importanti risultati sull’entità del calo ponderale e sul suo mantenimento nel tempo. Scopo dello studio è valutare l’efficacia dell’approccio multidisciplinare nel paziente anziano obeso. Materiali e metodi. 93 pazienti obesi anziani (14 M, 79F; età media ± DS: 69 ± 3.12 anni) sono stati sottoposti a percorso educativo-comportamentale per un periodo di tre mesi. Il percorso prevedeva almeno un incontro settimanale nel corso del quale venivano effettuate le seguenti valutazioni: misurazione dei parametri clinici e antropometrici, visita endocrinologica, dietistica, psicologica ed eventualmente psichiatrica con colloqui individuali e di gruppo. Inoltre, ad ogni incontro, i pazienti effettuavano un’ora di attività fisica aerobica in palestra. All’inizio e alla fine del percorso riabilitativo ai pazienti venivano effettuati: OGTT per glicemia ed insulina (escluso i diabetici noti), colesterolo HDL, LDL, trigliceridi, bioimpedenziometria per analisi della percentuale di massa grassa e massa magra. Risultati. Dopo il percorso educativo-comportamentale è stato osservato un significativo decremento del valore medio di BMI (36.6 vs 34.8 kg/m2, p<0.0001), circonferenza vita (115 vs 110 cm, p<0.0001), homa IR (2.5 vs 2.1, p<0.05), massa grassa (49.6 vs 47.5%, p<0.001), PA sistolica (136.8 vs 127 mmHg, p<0.001) e un significativo incremento della massa magra (50.4 vs 52.5%, p<0.001). Un decremento quasi al limite della significatività statistica è stato osservato per i livelli di glicemia al termine del percorso multidisciplinare. Conclusioni. Nel paziente anziano obeso il percorso educativo-comportamentale consente di ottenere una significativa riduzione dei parametri antropometrici e metabolici.
Settore MED/09 - Medicina Interna
Settore MED/13 - Endocrinologia
dic-2009
Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG)
http://www.sigg.it/public/doc/GIORNALEART/1255.pdf
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