This paper examines the reception in Italy of the traditional asymmetry between the Portuguese national reality and its imperialist representation device. Particular consideration is reserved to the Italian historiography relating to union to and «disunion» of Portugal from Castile, between 1580 and 1640, following the monographic works of Girolamo Conestagio and Giambattista Birago Avogadro, but also the travel-oriented, historical-political treaties (Bentivoglio, Botero, Venetian ambassadors, Laffi, Leti, Siri, Buonfiglio Costanzo) and the literary production (Boccalini, Tassoni, Salvetti, Battista). It also offers a specific reading of the diplomatic dialogue between Fulvio Testi and F.M. de Melo, and finally, an examination of the Italian fortune of Sebastianism, among the faux Sébastien and illustrious intellectuals like Sarpi, Pallavicino, Spontone, Torsellini and, in verse, Conestagio.

Il contributo illustra il dialogo tra la civiltà portoghese secentesca e la comunità intellettuale italiana coeva da una visuale storiografica, politica e letteraria. Nello specifico, si indaga la ricezione italiana della tradizionale asimmetria portoghese tra la realtà nazionale periferica e la sua rappresentazione imperialistica. Si considerano le storiografie italiane relative all’«unione» e alla «disunione» del Portogallo rispetto alla Castiglia, tra il 1580 e il 1640, seguendo le opere monografiche di Girolamo Conestagio e Giambattista Birago Avogadro, ma anche l’odeporica, la trattatistica storico-politica (Bentivoglio, Botero, ambasciatori veneti, Laffi, Leti, Siri, Buonfiglio Costanzo) e la produzione letteraria (Boccalini, Tassoni, Salvetti, Battista). Si propone inoltre una lettura specifica del confronto diplomatico tra Fulvio Testi e F.M. de Melo e, infine, un esame della ricezione italiana del sebastianismo, tra i «faux Sébastien» e i più illustri intellettuali, quali Sarpi, Pallavicino, Spontone, Torsellini e, in versi, Conestagio.

Storiografi, diplomatici e mitografi secenteschi tra Italia e Portogallo / G. Alonzo. - In: GIORNALE STORICO DELLA LETTERATURA ITALIANA. - ISSN 0017-0496. - 127:620(2010), pp. 543-560.

Storiografi, diplomatici e mitografi secenteschi tra Italia e Portogallo

G. Alonzo
Primo
2010

Abstract

This paper examines the reception in Italy of the traditional asymmetry between the Portuguese national reality and its imperialist representation device. Particular consideration is reserved to the Italian historiography relating to union to and «disunion» of Portugal from Castile, between 1580 and 1640, following the monographic works of Girolamo Conestagio and Giambattista Birago Avogadro, but also the travel-oriented, historical-political treaties (Bentivoglio, Botero, Venetian ambassadors, Laffi, Leti, Siri, Buonfiglio Costanzo) and the literary production (Boccalini, Tassoni, Salvetti, Battista). It also offers a specific reading of the diplomatic dialogue between Fulvio Testi and F.M. de Melo, and finally, an examination of the Italian fortune of Sebastianism, among the faux Sébastien and illustrious intellectuals like Sarpi, Pallavicino, Spontone, Torsellini and, in verse, Conestagio.
Il contributo illustra il dialogo tra la civiltà portoghese secentesca e la comunità intellettuale italiana coeva da una visuale storiografica, politica e letteraria. Nello specifico, si indaga la ricezione italiana della tradizionale asimmetria portoghese tra la realtà nazionale periferica e la sua rappresentazione imperialistica. Si considerano le storiografie italiane relative all’«unione» e alla «disunione» del Portogallo rispetto alla Castiglia, tra il 1580 e il 1640, seguendo le opere monografiche di Girolamo Conestagio e Giambattista Birago Avogadro, ma anche l’odeporica, la trattatistica storico-politica (Bentivoglio, Botero, ambasciatori veneti, Laffi, Leti, Siri, Buonfiglio Costanzo) e la produzione letteraria (Boccalini, Tassoni, Salvetti, Battista). Si propone inoltre una lettura specifica del confronto diplomatico tra Fulvio Testi e F.M. de Melo e, infine, un esame della ricezione italiana del sebastianismo, tra i «faux Sébastien» e i più illustri intellettuali, quali Sarpi, Pallavicino, Spontone, Torsellini e, in versi, Conestagio.
Seicento italiano; Seicento portoghese; Conestagio; Birago Avogadro; storiografia; mitografia
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Settore L-LIN/08 - Letteratura Portoghese e Brasiliana
2010
Article (author)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/156578
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact