The volume includes a critical edition of the panegyric (pp. 63-114), accompanied by a historical-critical and philological introduction (pp. 7-61) and by an apparatus of critical notes (pp. 115-158); published in the appendix is a portion of the Savoy epithalamium Il balletto delle Muse; the volume is completed by the themes and names’ indexes. With Ritratto del serenissimo don Carlo Emanuello, published in Turin in 1608 but not yet in a modern edition, Marino centered a meteoric career as laureate poet to the court of the Savoy. The leap in quality compared to previous poetical works is remarkable, but even more remarkable are the self-promotional perpectives that this text will open up to Marino not only in Italy, but especially beyond the Alps, where he will appear as an acclaimed European poet. The elegiac glimpse of the Alps, the universal art gallery of the Savoys, the Shroud’s bright colours, the exaggerated pumps of the caparisoned steeds, the crazy Vicoforte’s architectures are just some of the hundreds of tiles which, declaimed in the sixth verse, kidnapped the innovative tastes of the Duke Charles Emmanuel. All this, with the fiercest critics’ pace and the rejoicing of the most loyal companions, who feared or revered Marino’s estrus to converge with each other the most amazing expression experiments and the most majestic institutional nature.

Il volume comprende l'edizione critica del panegirico mariniano (pp. 63-114), corredato da un'introduzione storico-critica e filologica (pp. 7-61) e da un apparato di annotazioni critiche (pp. 115-158); in appendice è pubblicata una porzione sabauda dell'epitalamio Il balletto delle Muse; completano il volume gli indici dei temi e dei nomi. Con il Ritratto del Serenissimo don Carlo Emanuello, pubblicato a Torino nel 1608 ma non ancora in edizione moderna, Marino centrava una fulminea carriera da poeta ufficiale alla corte sabauda. Il salto di qualità rispetto alle prove poetiche precedenti è notevole, ma ancor più ragguardevoli sono le prospettive autopromozionali che questo testo schiuderà a Marino non solo al di qua, ma soprattutto al di là delle Alpi, laddove potrà presentarsi da acclamato poeta europeo. Lo scorcio elegiaco sull’arco alpino, l’universalistica pinacoteca sabauda, le tinte forti della Sindone, le pompe esagerate dei destrieri bardati, le pazze architetture di Vicoforte sono solo alcune delle centinaia di tessere che, declamate in sesta rima, dovettero rapire i gusti innovativi del duca Carlo Emanuele. Con buona pace dei detrattori più feroci e per il giubilo dei sodali più fedeli, che temevano o veneravano di Marino l’estro nel far convergere tra loro le più mirabolanti sperimentazioni espressive e la più maestosa ufficialità istituzionale.

Il ritratto del serenissimo don Carlo Emanuello duca di Savoia / G. Alonzo. - Roma : Aracne, 2011. - ISBN 9788854837669. (A10)

Il ritratto del serenissimo don Carlo Emanuello duca di Savoia

G. Alonzo
Primo
2011

Abstract

The volume includes a critical edition of the panegyric (pp. 63-114), accompanied by a historical-critical and philological introduction (pp. 7-61) and by an apparatus of critical notes (pp. 115-158); published in the appendix is a portion of the Savoy epithalamium Il balletto delle Muse; the volume is completed by the themes and names’ indexes. With Ritratto del serenissimo don Carlo Emanuello, published in Turin in 1608 but not yet in a modern edition, Marino centered a meteoric career as laureate poet to the court of the Savoy. The leap in quality compared to previous poetical works is remarkable, but even more remarkable are the self-promotional perpectives that this text will open up to Marino not only in Italy, but especially beyond the Alps, where he will appear as an acclaimed European poet. The elegiac glimpse of the Alps, the universal art gallery of the Savoys, the Shroud’s bright colours, the exaggerated pumps of the caparisoned steeds, the crazy Vicoforte’s architectures are just some of the hundreds of tiles which, declaimed in the sixth verse, kidnapped the innovative tastes of the Duke Charles Emmanuel. All this, with the fiercest critics’ pace and the rejoicing of the most loyal companions, who feared or revered Marino’s estrus to converge with each other the most amazing expression experiments and the most majestic institutional nature.
2011
Il volume comprende l'edizione critica del panegirico mariniano (pp. 63-114), corredato da un'introduzione storico-critica e filologica (pp. 7-61) e da un apparato di annotazioni critiche (pp. 115-158); in appendice è pubblicata una porzione sabauda dell'epitalamio Il balletto delle Muse; completano il volume gli indici dei temi e dei nomi. Con il Ritratto del Serenissimo don Carlo Emanuello, pubblicato a Torino nel 1608 ma non ancora in edizione moderna, Marino centrava una fulminea carriera da poeta ufficiale alla corte sabauda. Il salto di qualità rispetto alle prove poetiche precedenti è notevole, ma ancor più ragguardevoli sono le prospettive autopromozionali che questo testo schiuderà a Marino non solo al di qua, ma soprattutto al di là delle Alpi, laddove potrà presentarsi da acclamato poeta europeo. Lo scorcio elegiaco sull’arco alpino, l’universalistica pinacoteca sabauda, le tinte forti della Sindone, le pompe esagerate dei destrieri bardati, le pazze architetture di Vicoforte sono solo alcune delle centinaia di tessere che, declamate in sesta rima, dovettero rapire i gusti innovativi del duca Carlo Emanuele. Con buona pace dei detrattori più feroci e per il giubilo dei sodali più fedeli, che temevano o veneravano di Marino l’estro nel far convergere tra loro le più mirabolanti sperimentazioni espressive e la più maestosa ufficialità istituzionale.
Giovan Battista Marino; Carlo Emanuele I; Ritratto; edizione critica e commentata
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Il ritratto del serenissimo don Carlo Emanuello duca di Savoia / G. Alonzo. - Roma : Aracne, 2011. - ISBN 9788854837669. (A10)
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