La carenza di fattore V (FV) della coagulazione è una rara malattia emorragica (MIM+227400) con una prevalenza nella popolazione generale di 1:1.000.000. Essa può essere distinta in carenza di tipo I (quantitativa), caratterizzata da livelli bassi o non misurabili di antigene per il FV, e carenza di tipo II (qualitativa), con livelli di proteina immunoreattiva nomali o lievemente ridotti associati a marcata carenza funzionale. La carenza grave di tipo I è un carattere autosomico recessivo mentre la maggior parte dei pazienti con carenza lieve o moderata risulta essere eterozigote. Quasi tutte le mutazioni finora riportate in letteratura (32) sono state identificate in famiglie singole e causano, in due terzi dei casi, l’introduzione di codoni di stop prematuri (PTC) nel gene F5, che consta di 25 esoni e mappa in posizione 1q23. Lo studio delle basi molecolari della carenza di FV in 5 pazienti non imparentati di diversa origine etnica ha consentito l’identificazione di 5 nuove mutazioni nel gene F5: una mutazione nonsense Trp1797stop), due mutazioni di splicing (IVS8+6T>C e IVS24+1_+4delGTAG) e due mutazioni missense (Phe523Ser e Ser1970Ile). Analisi mediante RT-PCR su RNA piastrinico hanno consentito di dimostrare che la mutazione Trp1797stop determina la degradazione del corrispondente trascritto, probabilmente a seguito dell’attivazione del pathway NMD (Nonsense-Mediated mRNA Decay). Il ruolo patogenetico delle mutazioni missense e di splicing è in corso di caratterizzazione funzionale mediante l’utilizzo di costrutti minigenici del gene F5 (per analizzare gli eventi di splicing aberrante) e di vettori di espressione contenenti il cDNA per il FV mutato (per analizzare le conseguenze a livello proteico delle due mutazioni missense).

Identificazione e caratterizzazione della prima mutazione missense nel gene per la catena Aalpha del fibrinogeno responsabile di afibrinogenemia congenita / R. Asselta, M. Platè, S. Duga, M. Malcovati, M.L. Tenchini - In: Atti dell' 8. Congresso Nazionale della Società di Genetica Umana / Società Italiana Genetica Umana. - Cagliari : SIGU, 2005. - pp. 287 (( Intervento presentato al 8. convegno Congresso Società Italiana di Genetica Umana tenutosi a Domus de Maria (CA) Chia Laguna nel 2005.

Identificazione e caratterizzazione della prima mutazione missense nel gene per la catena Aalpha del fibrinogeno responsabile di afibrinogenemia congenita

R. Asselta
Primo
;
S. Duga;M. Malcovati
Penultimo
;
M.L. Tenchini
Ultimo
2005

Abstract

La carenza di fattore V (FV) della coagulazione è una rara malattia emorragica (MIM+227400) con una prevalenza nella popolazione generale di 1:1.000.000. Essa può essere distinta in carenza di tipo I (quantitativa), caratterizzata da livelli bassi o non misurabili di antigene per il FV, e carenza di tipo II (qualitativa), con livelli di proteina immunoreattiva nomali o lievemente ridotti associati a marcata carenza funzionale. La carenza grave di tipo I è un carattere autosomico recessivo mentre la maggior parte dei pazienti con carenza lieve o moderata risulta essere eterozigote. Quasi tutte le mutazioni finora riportate in letteratura (32) sono state identificate in famiglie singole e causano, in due terzi dei casi, l’introduzione di codoni di stop prematuri (PTC) nel gene F5, che consta di 25 esoni e mappa in posizione 1q23. Lo studio delle basi molecolari della carenza di FV in 5 pazienti non imparentati di diversa origine etnica ha consentito l’identificazione di 5 nuove mutazioni nel gene F5: una mutazione nonsense Trp1797stop), due mutazioni di splicing (IVS8+6T>C e IVS24+1_+4delGTAG) e due mutazioni missense (Phe523Ser e Ser1970Ile). Analisi mediante RT-PCR su RNA piastrinico hanno consentito di dimostrare che la mutazione Trp1797stop determina la degradazione del corrispondente trascritto, probabilmente a seguito dell’attivazione del pathway NMD (Nonsense-Mediated mRNA Decay). Il ruolo patogenetico delle mutazioni missense e di splicing è in corso di caratterizzazione funzionale mediante l’utilizzo di costrutti minigenici del gene F5 (per analizzare gli eventi di splicing aberrante) e di vettori di espressione contenenti il cDNA per il FV mutato (per analizzare le conseguenze a livello proteico delle due mutazioni missense).
Settore BIO/13 - Biologia Applicata
Settore BIO/11 - Biologia Molecolare
2005
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