One of the problems of using mass-surveys to estimate party positions is that respondents can be influenced by their subjective political views. As a consequence, citizens may give biased responses, and such (ideological) bias may affect certain parties more than others. In this paper, we analyze the surveys concerning the last three Italian General Elections (2001, 2006 and 2008). Our results show that the ideological bias by the respondents is particularly strong in the 2006 election and, to a lesser degree, in the 2001 election, while it almost vanishes in the 2008 survey. We further examine two methods designed to generate less biased estimates. The first one is directly based on a regression technique, while the second is based on the negligibility of ideological bias among independent voters. The reasons why the ideological bias of the Italian electorate tends to change across electoral surveys will be finally discussed.

Le stime del posizionamento dei partiti, così come queste ultime emergono dai sondaggi demoscopici, possono essere distorte dall’esistenza di un pregiudizio ideologico da parte dei rispondenti. A questo riguardo analizziamo i dati provenienti dalle rilevazioni effettuate dal gruppo Itanes relative alle ultime tre tornate elettorali italiane (2001, 2006 e 2008). I risultati mostrano come il pregiudizio ideologico da parte degli intervistati sia particolarmente accentuato per le elezioni politiche del 2006 e in misura minore per quelle del 2001, mentre risulti sostanzialmente trascurabile nel caso delle elezioni del 2008. Presentiamo quindi due metodi che tentano di neutralizzare la distorsione provocata dall’esistenza dei suddetti effetti di razionalizzazione. Il primo è basato su una tecnica di regressione, mentre il secondo si fonda sulla distinzione dei rispondenti in due gruppi: da un lato quelli che presentano una identificazione partitica, dall’altro gli indipendenti. Le ragioni del perché la rilevanza del pregiudizio ideologico tenda a mutare tra un sondaggio elettorale e il successivo verranno infine discusse.

‘Usare con cautela’: posizionamento dei partiti e sondaggi demoscopici : i pregiudizi ideologici dell’elettorato italiano (e cosa possiamo imparare dalla loro esistenza) / L. Curini. - In: POLENA. - ISSN 1972-7895. - 2:(2010), pp. 47-69.

‘Usare con cautela’: posizionamento dei partiti e sondaggi demoscopici : i pregiudizi ideologici dell’elettorato italiano (e cosa possiamo imparare dalla loro esistenza)

L. Curini
Primo
2010

Abstract

One of the problems of using mass-surveys to estimate party positions is that respondents can be influenced by their subjective political views. As a consequence, citizens may give biased responses, and such (ideological) bias may affect certain parties more than others. In this paper, we analyze the surveys concerning the last three Italian General Elections (2001, 2006 and 2008). Our results show that the ideological bias by the respondents is particularly strong in the 2006 election and, to a lesser degree, in the 2001 election, while it almost vanishes in the 2008 survey. We further examine two methods designed to generate less biased estimates. The first one is directly based on a regression technique, while the second is based on the negligibility of ideological bias among independent voters. The reasons why the ideological bias of the Italian electorate tends to change across electoral surveys will be finally discussed.
Le stime del posizionamento dei partiti, così come queste ultime emergono dai sondaggi demoscopici, possono essere distorte dall’esistenza di un pregiudizio ideologico da parte dei rispondenti. A questo riguardo analizziamo i dati provenienti dalle rilevazioni effettuate dal gruppo Itanes relative alle ultime tre tornate elettorali italiane (2001, 2006 e 2008). I risultati mostrano come il pregiudizio ideologico da parte degli intervistati sia particolarmente accentuato per le elezioni politiche del 2006 e in misura minore per quelle del 2001, mentre risulti sostanzialmente trascurabile nel caso delle elezioni del 2008. Presentiamo quindi due metodi che tentano di neutralizzare la distorsione provocata dall’esistenza dei suddetti effetti di razionalizzazione. Il primo è basato su una tecnica di regressione, mentre il secondo si fonda sulla distinzione dei rispondenti in due gruppi: da un lato quelli che presentano una identificazione partitica, dall’altro gli indipendenti. Le ragioni del perché la rilevanza del pregiudizio ideologico tenda a mutare tra un sondaggio elettorale e il successivo verranno infine discusse.
posizionamento dei partiti; effetto di razionalizzazione; sondaggi elettorali
Settore SPS/04 - Scienza Politica
2010
Article (author)
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