Come evidenziato già da diversi Autori, gengivite e parodontiti possono aumentare il rischio di esiti avversi della gravidanza quali il parto prematuro o il basso peso alla nascita. OBIETTIVI: L’obiettivo di questo studio è stato di valutare lo stato parodontale di 38 pazienti gravide e di 38 puerpere, verificare la relazione tra malattia parodontale e parto prematuro e verificare l’efficacia di un protocollo di intervento parodontale sull’esito del parto. MATERIALI E METODI: Trentotto pazienti gravide afferenti all'ambulatorio di Igiene Orale in gravidanza della Clinica Odontostomatologica dell’Ospedale San Paolo di Milano sono state selezionate ed incluse nel presente studio (Gruppo 1). Un secondo gruppo (Gruppo 2) includeva trentotto pazienti estratte da un gruppo di 350 puerpere sottoposte a visita odontoiatrica presso una la Clinica Ostetrico-Ginecologica "L.Mangiagalli". In tutte le pazienti è stato effettuato un esame clinico dento-parodontale che prevedeva la misurazione del livello di attacco clinico (CAL), delle recessioni gengivali (REC), della profondità di sondaggio (PD), il sanguinamento al sondaggio (BOP) e del DMFT. Sono state successivamente raccolte informazioni sulla gravidanza attuale e successivamente sull'esito ostetrico della stessa. In base all’esito del parto in termini di peso ed età gestazionale le pazienti di questi due gruppi sono state suddivise nei gruppo Caso (parto avvenuto prima della trentasettesima settimana di gestazione e neonati con peso minore di 2500 g) e Controllo (parto avvenuto dopo 37 settimane di gestazione e neonati con peso maggiore o uguale a 2500 g). RISULTATI: Si è evidenziato che la percentuale di siti sondati minori di 4 mm nel Gruppo 1 era del 98%, mentre quelli maggiori di 6 mm era dello 0,17%. Nel Gruppo 2 la percentuale di siti sondati minori di 4 mm era del 95% e quella dei siti maggiori di 6 mm era dello 0,12%. Il CAL medio per il Gruppo 2 era di 1,90 mm, mentre per il Gruppo 1 di 2,13 mm. Nel Gruppo 1 risultava maggiore la percentuale di siti che mostravano BOP (27,40%) rispetto al Gruppo 2 (6,50%). L’indice DMFT medio del Gruppo 1 era di 7,58, mentre quello del Gruppo 2 di 8,58. Riguardo l’esito del parto i casi di esito avverso riscontrati sono stati tre nel Gruppo 1 e nove nelle gravide del Gruppo 2. Nel gruppo Caso risultava maggiore la percentuale di siti che mostravano sanguinamento al sondaggio (media di 28 siti sanguinanti), rispetto al gruppo Controllo (15 siti sanguinanti). Nel gruppo Controllo la percentuale di siti con profondità maggiore di 6 mm era dello 0,9% mentre nei Casi era del 43%. Il gruppo Controllo aveva un CAL medio di 1,90 mm; nel gruppo Caso era di 2,30 mm. CONCLUSIONI: Sebbene il numero minore di esiti avversi sia stato osservato nel gruppo d’intervento in cui era stato condotto il controllo professionale dell'igiene orale, il campione esaminato è troppo esiguo per consentire conclusioni definitive sull'effetto preventivo nei confronti di esiti sfavorevoli della gravidanza. Nel presente studio è stato tuttavia rilevato che CAL, PD e BOP erano più elevati nelle donne che partorivano pretermine rispetto agli indici delle donne con parto a termine: visite odontoiatriche e sedute d’igiene orale nelle pazienti gravide potrebbero quindi contribuire alla diminuzione dei casi di parto pretermine o a basso peso

Salute orale ed esiti avversi della gravidanza: studio di intervento / A. Villa, S. Abati, G. Campus, L. Strohmenger. ((Intervento presentato al convegno Congresso Nazionale dei Docenti di Discipline Odontostomatologiche e Chirurgia tenutosi a Roma nel 2009.

Salute orale ed esiti avversi della gravidanza: studio di intervento

A. Villa
Primo
;
S. Abati
Secondo
;
L. Strohmenger
Ultimo
2009

Abstract

Come evidenziato già da diversi Autori, gengivite e parodontiti possono aumentare il rischio di esiti avversi della gravidanza quali il parto prematuro o il basso peso alla nascita. OBIETTIVI: L’obiettivo di questo studio è stato di valutare lo stato parodontale di 38 pazienti gravide e di 38 puerpere, verificare la relazione tra malattia parodontale e parto prematuro e verificare l’efficacia di un protocollo di intervento parodontale sull’esito del parto. MATERIALI E METODI: Trentotto pazienti gravide afferenti all'ambulatorio di Igiene Orale in gravidanza della Clinica Odontostomatologica dell’Ospedale San Paolo di Milano sono state selezionate ed incluse nel presente studio (Gruppo 1). Un secondo gruppo (Gruppo 2) includeva trentotto pazienti estratte da un gruppo di 350 puerpere sottoposte a visita odontoiatrica presso una la Clinica Ostetrico-Ginecologica "L.Mangiagalli". In tutte le pazienti è stato effettuato un esame clinico dento-parodontale che prevedeva la misurazione del livello di attacco clinico (CAL), delle recessioni gengivali (REC), della profondità di sondaggio (PD), il sanguinamento al sondaggio (BOP) e del DMFT. Sono state successivamente raccolte informazioni sulla gravidanza attuale e successivamente sull'esito ostetrico della stessa. In base all’esito del parto in termini di peso ed età gestazionale le pazienti di questi due gruppi sono state suddivise nei gruppo Caso (parto avvenuto prima della trentasettesima settimana di gestazione e neonati con peso minore di 2500 g) e Controllo (parto avvenuto dopo 37 settimane di gestazione e neonati con peso maggiore o uguale a 2500 g). RISULTATI: Si è evidenziato che la percentuale di siti sondati minori di 4 mm nel Gruppo 1 era del 98%, mentre quelli maggiori di 6 mm era dello 0,17%. Nel Gruppo 2 la percentuale di siti sondati minori di 4 mm era del 95% e quella dei siti maggiori di 6 mm era dello 0,12%. Il CAL medio per il Gruppo 2 era di 1,90 mm, mentre per il Gruppo 1 di 2,13 mm. Nel Gruppo 1 risultava maggiore la percentuale di siti che mostravano BOP (27,40%) rispetto al Gruppo 2 (6,50%). L’indice DMFT medio del Gruppo 1 era di 7,58, mentre quello del Gruppo 2 di 8,58. Riguardo l’esito del parto i casi di esito avverso riscontrati sono stati tre nel Gruppo 1 e nove nelle gravide del Gruppo 2. Nel gruppo Caso risultava maggiore la percentuale di siti che mostravano sanguinamento al sondaggio (media di 28 siti sanguinanti), rispetto al gruppo Controllo (15 siti sanguinanti). Nel gruppo Controllo la percentuale di siti con profondità maggiore di 6 mm era dello 0,9% mentre nei Casi era del 43%. Il gruppo Controllo aveva un CAL medio di 1,90 mm; nel gruppo Caso era di 2,30 mm. CONCLUSIONI: Sebbene il numero minore di esiti avversi sia stato osservato nel gruppo d’intervento in cui era stato condotto il controllo professionale dell'igiene orale, il campione esaminato è troppo esiguo per consentire conclusioni definitive sull'effetto preventivo nei confronti di esiti sfavorevoli della gravidanza. Nel presente studio è stato tuttavia rilevato che CAL, PD e BOP erano più elevati nelle donne che partorivano pretermine rispetto agli indici delle donne con parto a termine: visite odontoiatriche e sedute d’igiene orale nelle pazienti gravide potrebbero quindi contribuire alla diminuzione dei casi di parto pretermine o a basso peso
2009
Settore MED/28 - Malattie Odontostomatologiche
Salute orale ed esiti avversi della gravidanza: studio di intervento / A. Villa, S. Abati, G. Campus, L. Strohmenger. ((Intervento presentato al convegno Congresso Nazionale dei Docenti di Discipline Odontostomatologiche e Chirurgia tenutosi a Roma nel 2009.
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