Nei giorni 28, 29 e 30 luglio si è svolto presso l’Hotel Regina Olga di Cernobbio il 1° Workshop sul tema “Corrosion Modeling in Life Prediction”. L’evento, organizzato dal Corrosion and Metal Protection laboratory del Dip. Di Chimica Fisica ed Elettrochimica dell’Università di Milano e dal Dip. di Aeronautica dell’Università Federico II di Napoli, è stato sponsorizzato dal Office of Naval Research istituzione americana devota ai finanziamenti della ricerca per il settore militare, primariamente navale e aeronautico. The Office of Naval Research (ONR) coordinates, executes, and promotes the science and technology programs of the United States Navy and Marine Corps through schools, universities, government laboratories, and nonprofit and for-profit organizations. It provides technical advice to the Chief of Naval Operations and the Secretary of the Navy and works with industry to improve technology manufacturing processes. Altri sponsor ufficiali oltre all’Università di Milano sono state società del settore quali Alenia, Airbus ecc. L’obiettivo era quello di cominciare ad affrontare il tema del futuro della città attraverso un’ampia ricognizione multidisciplinare della letteratura e dei casi di studio riguardanti tendenze in atto, specifiche e generali, mutamenti e scenari. Il materiale selezionato ha consentito la definizione di un insieme di variabili strategiche condizionanti l’assetto delle città e la loro articolazione secondo settantasette parole chiave quali, per esempio, emarginazione, globalizzazione, tecnologia, invecchiamento, recinti, glocale, turbo-capitalismo, down size, rete. Questa base conoscitiva, insieme alle riflessioni emerse, sono state oggetto del seminario di studio sul tema del progetto integrato tenutosi a Roma presso la sede del C.N.E.L. l’11 ottobre 1996. A questo seminario, che ha rappresentato il primo momento di discussione pubblica del tema della ricerca, hanno partecipato Giuseppe De Rita, presidente del C.N.E.L., Edoardo Benvenuto (scienziato delle costruzioni), Giuseppe O. Longo (esperto di teoria dell'informazione), François Ascher (urbanista), Giorgio Ruffolo (economista), Roberto Vacca (futurologo), Franco Archibugi (urbanista), Urbano Cardarelli (ex direttore dell'Istituto per la Pianificazione e Gestione del Territorio del C.N.R. di Napoli) ed altri studiosi (2). Il programma del workshop è stato articolato in otto sessioni è ha toccato tutti gli aspetti della modellazione: “Artificial Intelligence Modeling”, moderatori Ramana PIDAPARTI, Virginia Commonwealth University, VA,USA e Ivan COLE, CSIRO Manufacturing, Clayton South, Australia, Probabilistic Modeling Simulation Modeling Mechanistic Modeling Knowledge-based Modeling. Gli obiettivi del Progetto Strategico possono essere così riassunti: ulteriore ampliamento della documentazione sullo stato dell'arte nella letteratura e nella pubblicistica; costruzione di un lessico e di una bibliografia; individuazione di una rete di sedi nazionali ed internazionali di ricerca sul tema; elaborazione di metodi per le ricerche di merito e sul campo; disegno di ipotesi di scenario circa i possibili assetti fisici delle città italiane ed europee. I temi della ricerca del Progetto Strategico sono stati oggetto di riflessione nel corso del convegno “I Futuri della Città” tenutosi a Cortona dal 3 al 5 dicembre 1998. Il convegno è stato articolato su otto sessioni oltre quella introduttiva (B. Secchi, F. Indovina, G. Dematteis, A. Magnaghi), una relazione introduttiva (E. Scandurra), ed una finale (E. Piroddi), ed ha visto l'adesione e la partecipazione attiva di circa 60 tra specialisti e ricercatori internazionali del settore. Partecipazione che si è manifestata e concretizzata attraverso circa 40 relazioni. Gli atti del convegno sono stati pubblicati dalla Accademia stessa nel 2003. ll comitato scientifico del congresso è stato presieduto da e ne hanno fatto parte numerosi esponenti della cultura tra i quali il presidente dell’INU, il direttore del Dipartimento di Pianificazione Territoriale e Urbanistica de La Sapienza, il Direttore del DAU e membro del Bureau dell’IFHP Paolo Colarossi e Francesco Rubeo, direttore di Risorse per Roma, società del Comune di Roma affidataria dell’organizzazione. Della segreteria scientifica del congresso hanno fatto parte Carlo Di Berardino, Luciano De Bonis e Laura Brunori. Il panel è davvero ricco e articolato: ci saranno alcune esperienze di primario interesse di locali che hanno realizzato nel recente passato percorsi di valutazione e sviluppo delle competenze manageriali. Girolamo Pastorello è il Direttore del Personale dell’Agenzia delle Entrate, che ha addirittura creato un modello di analisi specifico e da diversi anni ormai promuove iniziative in questo senso. Anche l’INPS, grazie a Raffaello Marchi, Direttore Generale dell’Organizzazione ha da tempo avviato processi di valutazione e sviluppo delle competenze. A livello locale avremo la testimonianza della Camera di Commercio di Torino. A questa si affiancherà l’esperienza del Direttore del Personale di Autogrill Spa: abbiamo voluto portare una grande azienda per confrontarci con un mondo certamente diverso, ma che ci può dare indicazioni utili se come superari problemi comuni. Il Professor Renato Ruffini, direttore del Centro ricerca per la PA dell’Università LIUC di Castellanza ci anticiperà alcune delle conclusioni di una lunga e approfondita ricerca da lui appena conclusa proprio sulle competenze dei dirigenti pubblici. Giuseppe Senise ci racconterà della propria esperienza di consulente, che negli anni gli ha permesso di accompagnare organizzazioni pubbliche e private e i loro dirigenti in percorsi di sviluppo. Infine, con Mauro Bonaretti “fresco” Direttore Generale del Comune di Reggio Emilia, tenteremo un esperimento un po’ nuovo per un convegno di questo tipo: gli chiederemo, anche in qualità di esperto di competenze (è stato tra l’altro allievo di Boyatzis), di narrarci i diversi passaggi della sua esperienza professionale, da responsabile di gruppi di lavoro in progetti di consulenza a coordinatore di programmi articolati fino all’arrivo alla direzione generale di un grande Comune. Obiettivo del convegno, anche attraverso le esperienze dei pochi che hanno fino ad oggi sperimentato in concreto l’applicazione di questo approccio, è definire alcuni possibili percorsi per il miglioramento delle competenze organizzative dei manager pubblici e ragionare sul valore delle competenze in rapporto con le performance di un’organizzazione. Vorremmo inoltre presentare e discutere alcuni modelli interpretativi per comprenderne la trasferibilità e i possibili limiti di applicazione. The major scientific objective of this workshop is to develop a consensus and the fundamentals on the tools required to develop a model or a system of models that can be actually applied to predict extent of corrosion damage on (a) substrate materials like steels and aluminum and (b) degradation of coating systems used in marine environments on structures used in the military ships, submarines, aircraft, ground vehicles and weapon systems that are subject to corrosion and corrosion-assisted failures such as pitting and crevice corrosion, stress corrosion and stress corrosion cracking. In order to meet these objectives, a number of international experts in the field of corrosion mechanisms and corrosion modeling shall be identified and invited to deliberate on the issues and put together a report/proceedings that may be used to develop an S&T investment strategy for future research and development in the area of corrosion modelling providing tools for corrosion mitigation and management. This would be a select gathering of world scientific community from academia, government and industrial institutions who are currently working in the area of corrosion modeling and corrosion prediction. Workshop Topics: • Pitting and crevice corrosion susceptibility and growth kinetics. • Substrate materials and metallurgical properties • Environmental parameters and their variability • Coating types, coating systems, and degradation behaviour: initiation, growth and end of life • Role of stress on initiation and growth of pits, crevices and micro defects that lead to cracks and cracking. • Ab initio and/or top down concepts to emulate and predict performance and useful service life. • Factors to consider: metallurgical and physical properties, particularly of steels and Al alloys. • Corrosion mechanisms and growth – effect of structural stress and strains. • Functional effects of operational environments on substrate metals; environment as an overriding parameter in computation. • State-of-the-art predictive behaviour modelling software • Statistical data mining from archived databases • Data imaging, pattern recognition, anomalies identification tools

Chairman del 1st International Workshop on Corrosion Modeling to Enable Corrosion Informed Material Selection to Life Prediction”(2006 Jul 29).

Chairman del 1st International Workshop on Corrosion Modeling to Enable Corrosion Informed Material Selection to Life Prediction”

2006

Abstract

Nei giorni 28, 29 e 30 luglio si è svolto presso l’Hotel Regina Olga di Cernobbio il 1° Workshop sul tema “Corrosion Modeling in Life Prediction”. L’evento, organizzato dal Corrosion and Metal Protection laboratory del Dip. Di Chimica Fisica ed Elettrochimica dell’Università di Milano e dal Dip. di Aeronautica dell’Università Federico II di Napoli, è stato sponsorizzato dal Office of Naval Research istituzione americana devota ai finanziamenti della ricerca per il settore militare, primariamente navale e aeronautico. The Office of Naval Research (ONR) coordinates, executes, and promotes the science and technology programs of the United States Navy and Marine Corps through schools, universities, government laboratories, and nonprofit and for-profit organizations. It provides technical advice to the Chief of Naval Operations and the Secretary of the Navy and works with industry to improve technology manufacturing processes. Altri sponsor ufficiali oltre all’Università di Milano sono state società del settore quali Alenia, Airbus ecc. L’obiettivo era quello di cominciare ad affrontare il tema del futuro della città attraverso un’ampia ricognizione multidisciplinare della letteratura e dei casi di studio riguardanti tendenze in atto, specifiche e generali, mutamenti e scenari. Il materiale selezionato ha consentito la definizione di un insieme di variabili strategiche condizionanti l’assetto delle città e la loro articolazione secondo settantasette parole chiave quali, per esempio, emarginazione, globalizzazione, tecnologia, invecchiamento, recinti, glocale, turbo-capitalismo, down size, rete. Questa base conoscitiva, insieme alle riflessioni emerse, sono state oggetto del seminario di studio sul tema del progetto integrato tenutosi a Roma presso la sede del C.N.E.L. l’11 ottobre 1996. A questo seminario, che ha rappresentato il primo momento di discussione pubblica del tema della ricerca, hanno partecipato Giuseppe De Rita, presidente del C.N.E.L., Edoardo Benvenuto (scienziato delle costruzioni), Giuseppe O. Longo (esperto di teoria dell'informazione), François Ascher (urbanista), Giorgio Ruffolo (economista), Roberto Vacca (futurologo), Franco Archibugi (urbanista), Urbano Cardarelli (ex direttore dell'Istituto per la Pianificazione e Gestione del Territorio del C.N.R. di Napoli) ed altri studiosi (2). Il programma del workshop è stato articolato in otto sessioni è ha toccato tutti gli aspetti della modellazione: “Artificial Intelligence Modeling”, moderatori Ramana PIDAPARTI, Virginia Commonwealth University, VA,USA e Ivan COLE, CSIRO Manufacturing, Clayton South, Australia, Probabilistic Modeling Simulation Modeling Mechanistic Modeling Knowledge-based Modeling. Gli obiettivi del Progetto Strategico possono essere così riassunti: ulteriore ampliamento della documentazione sullo stato dell'arte nella letteratura e nella pubblicistica; costruzione di un lessico e di una bibliografia; individuazione di una rete di sedi nazionali ed internazionali di ricerca sul tema; elaborazione di metodi per le ricerche di merito e sul campo; disegno di ipotesi di scenario circa i possibili assetti fisici delle città italiane ed europee. I temi della ricerca del Progetto Strategico sono stati oggetto di riflessione nel corso del convegno “I Futuri della Città” tenutosi a Cortona dal 3 al 5 dicembre 1998. Il convegno è stato articolato su otto sessioni oltre quella introduttiva (B. Secchi, F. Indovina, G. Dematteis, A. Magnaghi), una relazione introduttiva (E. Scandurra), ed una finale (E. Piroddi), ed ha visto l'adesione e la partecipazione attiva di circa 60 tra specialisti e ricercatori internazionali del settore. Partecipazione che si è manifestata e concretizzata attraverso circa 40 relazioni. Gli atti del convegno sono stati pubblicati dalla Accademia stessa nel 2003. ll comitato scientifico del congresso è stato presieduto da e ne hanno fatto parte numerosi esponenti della cultura tra i quali il presidente dell’INU, il direttore del Dipartimento di Pianificazione Territoriale e Urbanistica de La Sapienza, il Direttore del DAU e membro del Bureau dell’IFHP Paolo Colarossi e Francesco Rubeo, direttore di Risorse per Roma, società del Comune di Roma affidataria dell’organizzazione. Della segreteria scientifica del congresso hanno fatto parte Carlo Di Berardino, Luciano De Bonis e Laura Brunori. Il panel è davvero ricco e articolato: ci saranno alcune esperienze di primario interesse di locali che hanno realizzato nel recente passato percorsi di valutazione e sviluppo delle competenze manageriali. Girolamo Pastorello è il Direttore del Personale dell’Agenzia delle Entrate, che ha addirittura creato un modello di analisi specifico e da diversi anni ormai promuove iniziative in questo senso. Anche l’INPS, grazie a Raffaello Marchi, Direttore Generale dell’Organizzazione ha da tempo avviato processi di valutazione e sviluppo delle competenze. A livello locale avremo la testimonianza della Camera di Commercio di Torino. A questa si affiancherà l’esperienza del Direttore del Personale di Autogrill Spa: abbiamo voluto portare una grande azienda per confrontarci con un mondo certamente diverso, ma che ci può dare indicazioni utili se come superari problemi comuni. Il Professor Renato Ruffini, direttore del Centro ricerca per la PA dell’Università LIUC di Castellanza ci anticiperà alcune delle conclusioni di una lunga e approfondita ricerca da lui appena conclusa proprio sulle competenze dei dirigenti pubblici. Giuseppe Senise ci racconterà della propria esperienza di consulente, che negli anni gli ha permesso di accompagnare organizzazioni pubbliche e private e i loro dirigenti in percorsi di sviluppo. Infine, con Mauro Bonaretti “fresco” Direttore Generale del Comune di Reggio Emilia, tenteremo un esperimento un po’ nuovo per un convegno di questo tipo: gli chiederemo, anche in qualità di esperto di competenze (è stato tra l’altro allievo di Boyatzis), di narrarci i diversi passaggi della sua esperienza professionale, da responsabile di gruppi di lavoro in progetti di consulenza a coordinatore di programmi articolati fino all’arrivo alla direzione generale di un grande Comune. Obiettivo del convegno, anche attraverso le esperienze dei pochi che hanno fino ad oggi sperimentato in concreto l’applicazione di questo approccio, è definire alcuni possibili percorsi per il miglioramento delle competenze organizzative dei manager pubblici e ragionare sul valore delle competenze in rapporto con le performance di un’organizzazione. Vorremmo inoltre presentare e discutere alcuni modelli interpretativi per comprenderne la trasferibilità e i possibili limiti di applicazione. The major scientific objective of this workshop is to develop a consensus and the fundamentals on the tools required to develop a model or a system of models that can be actually applied to predict extent of corrosion damage on (a) substrate materials like steels and aluminum and (b) degradation of coating systems used in marine environments on structures used in the military ships, submarines, aircraft, ground vehicles and weapon systems that are subject to corrosion and corrosion-assisted failures such as pitting and crevice corrosion, stress corrosion and stress corrosion cracking. In order to meet these objectives, a number of international experts in the field of corrosion mechanisms and corrosion modeling shall be identified and invited to deliberate on the issues and put together a report/proceedings that may be used to develop an S&T investment strategy for future research and development in the area of corrosion modelling providing tools for corrosion mitigation and management. This would be a select gathering of world scientific community from academia, government and industrial institutions who are currently working in the area of corrosion modeling and corrosion prediction. Workshop Topics: • Pitting and crevice corrosion susceptibility and growth kinetics. • Substrate materials and metallurgical properties • Environmental parameters and their variability • Coating types, coating systems, and degradation behaviour: initiation, growth and end of life • Role of stress on initiation and growth of pits, crevices and micro defects that lead to cracks and cracking. • Ab initio and/or top down concepts to emulate and predict performance and useful service life. • Factors to consider: metallurgical and physical properties, particularly of steels and Al alloys. • Corrosion mechanisms and growth – effect of structural stress and strains. • Functional effects of operational environments on substrate metals; environment as an overriding parameter in computation. • State-of-the-art predictive behaviour modelling software • Statistical data mining from archived databases • Data imaging, pattern recognition, anomalies identification tools
Università degli Studi di Milano, Università Federico II di Napoli, Office of Naval Research Global, Boeing, EADS, Beasy
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Chairman del 1st International Workshop on Corrosion Modeling to Enable Corrosion Informed Material Selection to Life Prediction”(2006 Jul 29).
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