Il piacere di piangere: il brutto, il sublime, l’orrore come godimento estetico

È nel secolo dei Lumi, nel secolo del “buon gusto”, che si sviluppa l’analisi dei limiti della fruizione, tanto da poter affermare che nel Settecento il “piacere di piangere” sia una vera e propria “moda”, le cui radici affondano nelle "Riflessioni critiche" di Du Bos, che metteva in evidenza, ricordando Lucrezio, quanto sia «emozionante vedere dalla riva un vascello lottare contro le onde che lo vogliono inghiottire».