I Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo si collocano geograficamente nella fascia delle medie latitudini dell’emisfero boreale. Risentono quindi di un ciclo annuale caratteristico, con due stagioni estreme alternate da due stagioni intermedie. Si tratta di un mare sostanzialmente chiuso, fatta eccezione per la porta di Gibilterra ove avvengono scambi superficiali con l’Oceano Atlantico. Il Mar Mediterraneo è altresì contornato da importanti rilievi orografici, specie nei sui versanti settentrionali, che costituiscono una valida barriera, seppur non sufficiente, nei confronti delle masse d’aria fredde che provengono dalle latitudini polari. Per comprendere le sue specificità, osservabili ai vari livelli macro-meso-topo-bioclimatici, sarà condotta una analisi interna al sistema Mediterraneo con specifico riferimento ai sistemi climatici italo-ellenici, anche considerando retrospettivamente ed in prospettiva il profilo delle dinamiche antropiche che hanno introdotto e stanno introducendo tangibili processi di manipolazione dell’ambiente in toto; da questo punto di vista l’analisi si focalizzerà su talune configurazioni demosanitarie di scenario ove il confine tra salute e malattia si traduce, per lo scopo del lavoro, nel turismo della salute ove si mantiene intatto il sottile confine tra benessere e patologia, tra esigenze di recupero psico-fisico ed esigenze di riabilitazione che sottendono processi patologici. La componente ambientale, se opportunamente sfruttata, può giocare un ruolo importante fino ad assumere caratteristiche di medicina ambientale, in una visione olistica non necessariamente subordinata a concetti di medicina allopatica ma, all’occorrenza, quale risorsa climatoterapica fondamentale. Alcuni richiami comparativi ad altre strutture bioclimatiche dislocate in altre aree del globo, similari o differenti, possono chiarire meglio alcuni concetti qualitativi che possono essere rappresentati negli Indici di Qualità Meteo-Ambientale - IQMA, quale risorsa fruibile dalle SPA Resorts. Saranno presi in considerazione alcuni importanti grandezze climato-ambientali, principalmente la temperatura superficiale marina, la temperatura dell’aria, l’umidità relativa e la salinità, senza tuttavia trascurare altri elementi e fattori bioclimatici ed in particolare importanti profili rappresentati dalla urban bioclimatology, un modello di confronto fondamentale per la comprensione dei fenomeni: soltanto lo 0,2 % della superficie terrestre e coperta da aree urbane ma il 47% della popolazione mondiale ed il 73% di quella europea vive in aree densamente popolate caratterizzate da quadri ambientali generalmente degradati (Matzarakis, 2001); la sfida del turismo della salute si gioca su questi patterns caratterizzati da situazioni diametralmente opposte tra contesti urbani e contesti ambientali extraurbani, tra degrado e tendenze geriatriche di prospettiva. Infine, in un sistema complesso ed interconnesso è necessario dare qualche indicazione circa le crescenti evidenze scientifiche emergenti in materia di cambiamenti climatici e la salute umana (Linee-guida WHO) ed in particolare sull’impatto indotto dal global warming nel sistema globale; anche questa analisi di scenario sembra dimostrare che il Mar Mediterraneo, pur mantenendo inalterate intriseche variabilità atropo-climato-ambientali interne al suo stesso sistema, si segnala per le superiori qualità che delineano un “esempio climatoterapico” a griglia differenziata ed un esempio di bioclimatologia del benessere che trova pochi confronti.

Bioclimatologia medica in ambito Mediterraneo. Esperienze, proposte e ricerche per i Centri Termali / V. Condemi, U. Solimene. ((Intervento presentato al 1. convegno Convegno mediterraneo di medicina termale: Il contributo delle fonti termali alla terapeutica e allo sviluppo del turismo sanitario nel Mediterraneo tenutosi a Loutraki nel 2006.

Bioclimatologia medica in ambito Mediterraneo. Esperienze, proposte e ricerche per i Centri Termali

V. Condemi
Primo
;
2006

Abstract

I Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo si collocano geograficamente nella fascia delle medie latitudini dell’emisfero boreale. Risentono quindi di un ciclo annuale caratteristico, con due stagioni estreme alternate da due stagioni intermedie. Si tratta di un mare sostanzialmente chiuso, fatta eccezione per la porta di Gibilterra ove avvengono scambi superficiali con l’Oceano Atlantico. Il Mar Mediterraneo è altresì contornato da importanti rilievi orografici, specie nei sui versanti settentrionali, che costituiscono una valida barriera, seppur non sufficiente, nei confronti delle masse d’aria fredde che provengono dalle latitudini polari. Per comprendere le sue specificità, osservabili ai vari livelli macro-meso-topo-bioclimatici, sarà condotta una analisi interna al sistema Mediterraneo con specifico riferimento ai sistemi climatici italo-ellenici, anche considerando retrospettivamente ed in prospettiva il profilo delle dinamiche antropiche che hanno introdotto e stanno introducendo tangibili processi di manipolazione dell’ambiente in toto; da questo punto di vista l’analisi si focalizzerà su talune configurazioni demosanitarie di scenario ove il confine tra salute e malattia si traduce, per lo scopo del lavoro, nel turismo della salute ove si mantiene intatto il sottile confine tra benessere e patologia, tra esigenze di recupero psico-fisico ed esigenze di riabilitazione che sottendono processi patologici. La componente ambientale, se opportunamente sfruttata, può giocare un ruolo importante fino ad assumere caratteristiche di medicina ambientale, in una visione olistica non necessariamente subordinata a concetti di medicina allopatica ma, all’occorrenza, quale risorsa climatoterapica fondamentale. Alcuni richiami comparativi ad altre strutture bioclimatiche dislocate in altre aree del globo, similari o differenti, possono chiarire meglio alcuni concetti qualitativi che possono essere rappresentati negli Indici di Qualità Meteo-Ambientale - IQMA, quale risorsa fruibile dalle SPA Resorts. Saranno presi in considerazione alcuni importanti grandezze climato-ambientali, principalmente la temperatura superficiale marina, la temperatura dell’aria, l’umidità relativa e la salinità, senza tuttavia trascurare altri elementi e fattori bioclimatici ed in particolare importanti profili rappresentati dalla urban bioclimatology, un modello di confronto fondamentale per la comprensione dei fenomeni: soltanto lo 0,2 % della superficie terrestre e coperta da aree urbane ma il 47% della popolazione mondiale ed il 73% di quella europea vive in aree densamente popolate caratterizzate da quadri ambientali generalmente degradati (Matzarakis, 2001); la sfida del turismo della salute si gioca su questi patterns caratterizzati da situazioni diametralmente opposte tra contesti urbani e contesti ambientali extraurbani, tra degrado e tendenze geriatriche di prospettiva. Infine, in un sistema complesso ed interconnesso è necessario dare qualche indicazione circa le crescenti evidenze scientifiche emergenti in materia di cambiamenti climatici e la salute umana (Linee-guida WHO) ed in particolare sull’impatto indotto dal global warming nel sistema globale; anche questa analisi di scenario sembra dimostrare che il Mar Mediterraneo, pur mantenendo inalterate intriseche variabilità atropo-climato-ambientali interne al suo stesso sistema, si segnala per le superiori qualità che delineano un “esempio climatoterapico” a griglia differenziata ed un esempio di bioclimatologia del benessere che trova pochi confronti.
23-giu-2006
bioclimatologia ; talassoterapia ; turismo della salute
Settore MED/09 - Medicina Interna
Bioclimatologia medica in ambito Mediterraneo. Esperienze, proposte e ricerche per i Centri Termali / V. Condemi, U. Solimene. ((Intervento presentato al 1. convegno Convegno mediterraneo di medicina termale: Il contributo delle fonti termali alla terapeutica e allo sviluppo del turismo sanitario nel Mediterraneo tenutosi a Loutraki nel 2006.
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