Punto di partenza di molte delle questioni avanzate nella nuova lettura del deposito deposito Votivo II di Satricum offerta da M. Gnade sono le forme e le classi ceramiche in cui i vasi sono plasmati, riducendo così l’articolazione del dato archeologico a pochi elementi. Se da un lato questo approccio può sembrare “economico”, dall’altro ci si può domandare se la sua essenzialità e il riferimento a fatti di “vita quotidiana” trovi effetivamente un esatto corrispettivo nella ricca e articolata realtà della testimonianza archeologica, stante proprio l’esempio del deposito reiterato di Tarquinia chiamato a confronto.
Ritornando ai depositi votivi del “complesso monumentale” di Tarquinia / G. Bagnasco - In: Tarquinia e le civilta del Mediterraneo : convegno internazionale, Milano, 22-24 giugno 2004 / M. Bonghi Jovino. - Bologna : Cisalpino, 2005. - ISBN 978-88-323-6046-2. - pp. 371-373 (( convegno Tarquinia e le Civiltà del Mediterraneo tenutosi a Milano nel 2004.
Ritornando ai depositi votivi del “complesso monumentale” di Tarquinia
G. BagnascoPrimo
2005
Abstract
Punto di partenza di molte delle questioni avanzate nella nuova lettura del deposito deposito Votivo II di Satricum offerta da M. Gnade sono le forme e le classi ceramiche in cui i vasi sono plasmati, riducendo così l’articolazione del dato archeologico a pochi elementi. Se da un lato questo approccio può sembrare “economico”, dall’altro ci si può domandare se la sua essenzialità e il riferimento a fatti di “vita quotidiana” trovi effetivamente un esatto corrispettivo nella ricca e articolata realtà della testimonianza archeologica, stante proprio l’esempio del deposito reiterato di Tarquinia chiamato a confronto.Pubblicazioni consigliate
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